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venerdì 1 giugno 2012

LAVARE I SOLDI SPORCHI? Sembra non sia difficile...

Assisto dall'albergo di Trento, dove sono appena arrivato, alla parte finale della trasmissione di Corrado Formigli, "Piazza Pulita", con un dibattito originato, credo, dalle polemiche seguite alla pubblicazione del libro di Gianluigi Nuzzi "Vaticano SpA", editore Chiarelettere. Avevo poca stima della deputata cattolica (cattolica integralista) Paola Binetti fin da quando era nel PD. La poca stima è stata rinforzata dai suoi interventi. Primo: ha criticato il modo col quale certa stampa viene in possesso di documenti che lei definisce "privati". Secondo: su specifica domanda  (lei il libro lo ha letto, lo leggerà?) ha svicolato facendo intendere che non lo avrebbe comperato. Il bello è che prima aveva affermato che era arrivata alla trasmissione avendo letto dichiarazioni, articoli e agenzie, fino a cinque minuti prima dell'inizio del dibattito. Come dire: parlo per sentito dire. Un deputato! Beh, non c'è da meravigliarsi, ma mi ha convinto: domani il libro lo compro io.

per informazione:
questa è la presentazione che la casa editrice fa del libro:
"Spericolate operazioni finanziarie mascherate da opere di carità e fondazioni di beneficenza. La storia raccontata in questo libro parte da un archivio custodito in Svizzera e da oggi accessibile a tutti. Circa quattromila documenti riservati della Santa Sede. Lettere, relazioni, bilanci, verbali, bonifici. Tutto grazie all'archivio di monsignor Renato Dardozzi (1922-2003), tra le figure più importanti nella gestione dello Ior fino alla fine degli anni Novanta. Sembrava una storia conclusa con gli scandali degli anni Ottanta: Marcinkus, Sindona e Calvi. Invece tutto ritorna. Dopo la fuoriuscita di Marcinkus dalla Banca del Papa, parte un nuovo e sofisticatissimo sistema di conti cifrati nei quali transitano centinaia di miliardi di lire. L'artefice è monsignor Donato de Bonis. Conti intestati a banchieri, imprenditori, immobiliaristi, politici tuttora di primo piano, compreso Omissis, nome in codice che sta per Giulio Andreotti. Titoli di Stato scambiati per riciclare denaro sporco. I soldi di Tangentopoli (la maxitangente Enimont) sono passati dalla Banca vaticana, ma anche il denaro lasciato dai fedeli per le messe è stato trasferito in conti personali. Lo Ior ha funzionato come una banca nella banca. Una vera e propria "lavanderia" nel centro di Roma, utilizzata anche dalla mafia e per spregiudicate avventure politiche. Un paradiso fiscale che non risponde ad alcuna legislazione diversa da quella dello Stato Vaticano. Tutto in nome di dio."

2 commenti:

Unknown ha detto...

Salve,

Sto cercando Vincenzo Masotti, giornalista televisivo e radiofonico per la RSI in Svizzera.

Sei tu quella persona?

Cordiali saluti

[Testo tradotto automaticamente con Deepl.com]
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Robin FRANÇOIS
Archivista della storia dei videogiochi in Svizzera

Anonimo ha detto...

Sì, è proprio lui quel bravo giornalista e divulgatore. Purtroppo è deceduto ieri, il 17 agosto 2024...