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giovedì 17 aprile 2008

- torniamo al teatrino della politica?

Dalla Mailing List di Andrea Mollica: Incubi che ritornano. Se iniziano così per noi c'è, davvero, speranza per il futuro; magari liberandoci di qualche pezzo di classe dirigente del passato (si veda sotto). Un piccolo blob di dichiarazioni del Silvio IV, tratte da Repubblica.it con mio titolo e commento in corsivo, per chi vuole leggere. Non abbattiamoci, per favore. Tremonti: "Eurobond per finanziare lo sviluppo" "Credo sia l'ora di pensare ad un debito pubblico europeo per finanziare lo sviluppo dell'Europa". L'esponente del Pdl Giulio Tremonti, possibile ministro di punta del prossimo governo, rilancia la sua vecchia proposta di "eurobond per lo sviluppo", in passato - ricorda - accolta da altri governi europei come "contro l'ortodossia finanziaria". Come rilanciare esportazioni in calo e ridurre la spesa pubblica? Esportare il debito. Un genio. Piazza Navona Rutelli: "Serve mia vittoria per bilanciare Bossi" ''Dopo i risultati molto difficili delle elezioni politiche credo che il buon governo di Roma sia determinante per l'equilibrio generale del paese. E di fronte ad un governo nazionale nel quale peserà moltissimo la Lega di Bossi, è chiaro che a Roma ci vuole un'alleanza di centrosinistra che abbia ben chiaro il ruolo della capitale e gli interessi nazionali''. Lo ha detto Francesco Rutelli ai microfoni di Ecotv. Risultato dell'analisi della sconfitta? Meridionalizzare il PD. Come urlava Nanni Moretti a Piazza Navona: con questi dirigenti non vinceremo mai. Giuro che se lo fanno, tramite le mie parentele (mio papà è della Provincia di Roma), apro un circolo a Roma. Della Lega Nord. Cordata italiana Alitalia, Berlusconi: "Ne parlerò con Sarkozy" "Riguardo all'ipotesi Air France, se si dovesse ritornare al primitivo progetto di un'Alitalia con pari dignità rispetto alle altre due compagnie e con una direzione italiana sarò lieto di discuterne e una volta che avrò l'incarico ne parlerò anche con il presidente francese Sarkozy". Lo dice il leader del Pdl Silvio Berlusconi lasciando Palazzo Grazioli. Silvio parlerà con il suo erede diretto, Nicolas Brunisconi, della cordata italiana. Da organizzare per portare Carla e Nick sulle cime delle Dolomiti. Malpensa, tiè! In piazza contro la Finanziaria 2009 Borghezio: "La Lega resterà di lotta, non solo di governo" La Lega resterà anche di lotta e non solo di governo, perchè "è assolutamente necessario che sia così. Se avendo i nostri uomini a Roma a trattare e a far avanzare il nostro progetto commettessimo l'errore di abbassare la guardia al Nord, saremmo fottuti. La Lega di lotta è ancora più importante in questo momento e in questo scenario che si apre con la vittoria elettorale: dobbiamo rimanere rivoluzionari". Lo afferma l'eurodeputato della Lega Nord Mario Borghezio. La Lega già organizza pullman per la manifestazione contro la Finanziaria poco rivolta al Nord e che dà poche risorse alla lotta contro i clandestini. Mancano inoltre finanziamenti per infrastrutture. Interviene il ministro Maroni. Si annunciano voti in libera uscita.

martedì 15 aprile 2008

- RISULTATI DELLE PROVINCIALI

Trovate i dati sulle provinciali a questo indirizzo: http://www.varesenews.it/elezioni2008/provinciali/candidati-liste.html Purtroppo il nostro candidato Andrea Truda non è stato eletto. La cosa era prevedibile, ma ci dispiace sia per le qualità di Andrea, sia per la grande attività che ha svolto nonostante gli impegni gravosi al Pronto Soccorso dell'Ospedale di Circolo (avrete letto delle difficoltà di organico del pronto soccorso varesino). Forza Andrea! La prossima volta andrà sicuramente meglio. 8-)) Per quel che riguarda i risultati del PD nel suo complesso, c'è stato un miglioramento. Il PD è salito al 22,2 per cento e l'Italia dei Valori al 4,2. E' solo l'inizio. vincenzo masotti

- Quello che non siamo stati capaci di dire

Una delle questioni della quale si è parlato poco e male è quella del debito pubblico. Mettendo a confronto il debito pubblico dei paesi Euro con quello dell’Italia, ci rendiamo conto che il debito italiano è quasi il doppio di quello degli altri paesi. Avere un debito pubblico alto è molto impegnativo per le giovani generazioni: il nostro debito è nato negli anni 70 ed è molto aumentato nel corso degli anni 80 (gli anni della Milano da bere e dell’influenza di Bettino Craxi, il padrino di Berlusconi, sui governi).
Ora i giovani dovranno ripianare il debito senza averne visto i benefici...
Cosa vuol dire avere un debito pubblico più alto del 100 per cento rispetto al PIL (prodotto interno lordo, al momento siamo al 106 per cento)? E’ come se una famiglia avesse un debito tale che per ripagarlo avrebbe bisogno di tutto quello che ha guadagnato in un anno!

Allora uno si dice: ma rimandiamolo alle generazioni future questo debito! In teoria si può fare, ma in pratica vuol dire avere meno risorse per investire in infrastrutture, in sanità, in educazione e in tutti gli altri aspetti necessari a far crescere il paese.
Vuol anche dire che se, in caso di necessità, il paese avesse bisogno di indebitarsi per fatti eccezionali, il nuovo debito sarebbe costosissimo (nessuno dà soldi in prestito a chi ha già tanti debiti, se non con tassi da usura...).
Ogni anno noi paghiamo parecchio: tra i 60 e i 70 miliardi di Euro (viene spontaneo tradurre in lire per chi vuole tornare al vecchio conio: tra i 120mila e i 140mila miliardi di lire...).

Notate dal grafico come l’ingresso nell’euro abbia pressoché dimezzato il costo del debito sui conti pubblici. La figura non è granché e si legge male, ma diciamo che in altezza (ordinate) si legge la percentuale sul PIL rispetto alle ascisse (la linea orizzontale che dà come riferimento gli anni). Tra il 1996 e il 97 la percentuale scende dal 10 al sette per cento e nel 99 al 5,5 per cento. Nel 1993 eravamo al 12 per cento... Dal 2001 – con l’ingresso nell’Euro - l’andamento della curva blu (la nostra) segue più o meno quella verde del debito degli altri europei (anche se è sempre più alta, anche se paghiamo quattro volte l'equivalente della finanziaria 2008).

Ma allora come si riduce il debito? La variabile chiave è l’avanzo primario che è la differenza tra quello che il governo ha guadagnato e quello che ha speso (esclusa la spesa per gli interessi sul debito).
Proprio come per ogni famiglia indebitata l’avanzo primario è il risparmio a fine anno necessario per pagare le “rate” del debito. Piu’ alto e’ l’avanzo primario, prima si riuscira’ a ridurre il debito.

Cosa hanno fatto i governi di centrodestra e di centrosinistra?



Vediamo nel grafico che il governo di centrosinistra nel 1996-2001 ha mantenuto un avanzo primario alto e stabile a circa il 5% del PIL (con punte fino al 6,6 per cento durante il primo governo Prodi). Grazie a questo, il debito italiano è sceso negli stessi anni dal 120 per cento al 108 per cento (ora siamo al 106 percento, come si diceva)!

Invece, durante il governo di centrodestra l’avanzo primario non solo era più basso, ma è diminuito di parecchio, fin quasi a zero.

Poi, come si vede nel grafico, durante il vituperato secondo governo Prodi, l'avanzo primario ha di nuovo cominciato a salire. Adesso siamo attorno al 3 per cento del Prodotto Interno Lordo. E domani? Teniamo d'occhio il nuovo governo e poi potremo valutare... (continua)

rielaborato da un lavoro di Fadi, Marco, Paolo e Salvatore, studenti di master alla London School of Economics.
Eventuali novita’ ed aggiornamenti saranno disponibili sul sito:
http://quattrogattiLSE.googlepages.com

lunedì 14 aprile 2008

- quelli che hanno perso (noi)

- quelli che non si facevano illusioni - quelli che continuano a pensare che si può fare, ma che ci vuole più tempo - quelli che invece hanno perso tutte le speranze - quelli che finalmente ci potremo liberare della vecchia classe dirigente della sinistra. - quelli che per la destra niente da fare. - quelli che l’Italia è dei furbi e degli ignoranti - quelli che pensano di emigrare - quelli che pensano di resistere - quelli che o la sinistra impara a lavorare sulle cose con professionalità o non è. - quelli che erano al governo e dunque dovevano perdere - quelli che il paese è in declino - quelli che il futuro governo non è attrezzato per risolvere i problemi del paese - quelli che sanno elaborare il lutto e si tirano su le maniche. vincenzo masotti (quello che imita Enzo Jannacci... un po' affrettatamente)

domenica 13 aprile 2008

- il virus biscionello


APPELLO URGENTE ALLA POPOLAZIONE :-)))
Attenzione! È necessario mobilitarsi per contribuire a isolare l’atavico e letale Virus Biscionello (che offusca la mente e spappola il cervello), già responsabile nel 2001 di quell’epidemia di Urna Pazza che ha martoriato l’Italia per cinque lunghi anni. La peculiarità di questo micidiale agente patogeno consiste nel propagarsi, non solo per trasmissione fisica, ma anche per trasmissione televisiva; soprattutto, tramite le emittenti del Biscione (da cui il nome: Biscionello). Il suo naturale terreno di coltura è la sporcizia (Denaro sporco, Toghe sporche, Penne sporche, ecc.); nel nostro paese, si è diffuso in maniera preoccupante, perché molti italiani non amano avere Mani Pulite. Gli individui che contraggono tale virus, subiscono gravi danni cerebrali, mostrando uno smodato interesse per gli aspetti più frivoli della vita e facendosi abbindolare, con estrema ingenuità, da promesse irrealizzabili. La ragione di tale nefasta azione ha recentemente trovato una spiegazione scientifica. Un gruppo di ricercatori (che preferisce mantenere l’incognito), infatti, ha scoperto che il Dna del Virus Biscionello è identico a quello dell’uomo più ricco e... sospettato, d’Italia. A conferma della propria tesi, questi benemeriti scienziati hanno dimostrato che: Virus Biscionello è un anagramma di... Silvio Berlusconi! Virus Biscionello: se lo riconosci, lo eviti!

Ennio Peres
N.B.: La vera storia del «Virus Biscionello», dal Big Bang ai nostri giorni, verrà presto rivelata in un libro, scritto da Urania Alan e pubblicato da Iacobelli Edizioni.

giovedì 10 aprile 2008

- cosa faremo nei primi 100 giorni

Se vinceremo... :-))) ecco l'elenco dei disegni di legge (Ddl) proposti da Walter Veltroni come attività immediata del nuovo governo. - Ddl: Prima casa di abitazione e per lo sviluppo dell'edilizia residenziale da destinare alla locazione - Ddl: dote fiscale dei figli. Per un fisco amico dello sviluppo - Ddl: partecipazione donne. Per un fisco amico dello sviluppo - Ddl: disciplina del servizio pubblico radiotelevisivo - Ddl: disciplina del settore televisivo nella fase di transizione alla tecnologia digitale - Ddl: misure per la diffusione della banda larga - Ddl: sulla sicurezza: adesione al trattato di Prum - Ddl: Delega al governo per l'efficienza della giustizia - Ddl: lotta alla precarietà del lavoro - Ddl: semplificazione - Ddl: Certezza della pena - Ddl: Contrasto della criminalità organizzata - Ddl: Disposizioni in materia di sicurezza urbana - Ddl: contratti di ricerca per giovani leader scientifici Si possono trovare informazioni più dettagliate a questo indirizzo: http://www.partitodemocratico.it/gw/producer/dettaglio.aspx?ID_DOC=49098 oppure facendo una ricerca su "i 12 disegni di legge". Cito una parte dell'intervento fatto da Veltroni questa mattina a RadioUno: Noi abbiamo presentato un programma che è un programma serio, anche perchè siamo abbastanza “secchioni” da questo punto di vista, cioè dove abbiamo presentato delle ipotesi di spesa, abbiamo presentato delle ipotesi di taglio. Per quanto riguarda le ipotesi di spesa, per una parte vengono dall'evasione fiscale, per una parte dalla spesa pubblica, con tutti gli sprechi che ci sono. Abbiamo calcolato un miliardo di euro all'anno di riduzione del costo della politica, dimezzando il numero dei parlamentari, da 1000 a 570, riducendo gli stipendi, facendo degli interventi che servano a rendere più sobria la politica, più lieve, attraverso una maggiore efficenza della pubblica amministrazione e poi anche attraverso l'intervento sul patrimonio, sull'immenso patrimonio dello Stato. Queste sono le risorse che ci possono consentire di fare questi interventi. Inoltre ci sono interventi che costano pochissimo, come ad esempio un intervento che allo Stato costa 5-10 milioni di euro, per il bilancio dello Stato è pochissimo, ed è la proposta da noi presentata sull'assicurazione delle casalinghe. Le nostre sono proposte che puntano ad una "innovazione riformista", come quelle di Schroeder, Zapatero e dei Democratici americani". v.m.

- MAFIOSI E EROI

Da IlSole24Ore del 10 aprile 2008: Lo stalliere di Arcore: il leader PdL dice: "Ha ragione Dell'Utri; Mangano fu un eroe. Non inventò nulla su di me". Vittorio Mangano è stato lo stalliere (stalliere?) di Silvio Berlusconi. Negli anni 80 è stato condannato a 10 anni per droga, idem nel 1999 (ma stavolta 15 anni). Nel 2000, pochi mesi prima di morire (aveva 60 anni) è stato condannato all'ergastolo per due omicidi. Marcello Dell'Utri (candidato al senato per il PdL) amico di Mangano e braccio destro di Silvio Berlusconi per anni, è stato condannato in primo grado a 9 anni per concorso esterno con le cosche siciliane. Si aspetta il processo d'appello. Ma una condanna definitiva ce l'ha: due anni passati in giudicato per reati finanziari. E Silvio Berlusconi? Vediamo cosa pensavano di lui Umberto Bossi e i suoi attuali alleati della Lega: 10 domande del quotidiano La Padania fatte il 19 agosto 1998: Berlusconi sei un Mafioso?
  • Il 26 settembre 1968, la sua Edilnord Sas acquistò dal conte Bonzi l'intera area dove lei, signor Berlusconi, edificherà Milano2. Lei pagò il terreno 4.250 lire al metro, per un totale di oltre tre miliardi di lire. Questa somma dal '68, quando lei aveva 32 anni e nessun patrimonio familiare a disposizione, era di enorme portata. Oggi, tabelle Istat alla mano, equivarrebbe a oltre 38.739.000.000 di lire. Dopo l'acquisto, lei aprì un gigantesco cantiere edile, il cui costo arriverà a sfiorare i 500 milioni al giorno, che in 4-5 anni edificherà l'area abitativa di Milano2. Tutto questo denaro chi gliel'ha dato, signor Berlusconi? Chi si nascondeva dietro le finanziarie di Lugano? Risponda.
  • Il 22 maggio 1974 la sua società Edilnord Centri Residenziali Sas compì un aumento di capitale che così arrivò a 600 milioni di lire (4,8miliardi di oggi Fonte Istat). Il 22 luglio 1975 - un anno dopo - la medesima società eseguì un altro aumento di capitale passando dai suddetti seicento milioni a due miliardi (14 miliardi di oggi. Fonte Istat). Anche in questo caso, che è solo l'esempio di alcune delle tante e fortissime ricapitalizzazioni delle sue società, signor Berlusconi, vogliamo sapere da dove e da chi le sono pervenuti tali ingentissimi capitali in contanti. Se lei non lo spiega signor Berlusconi, si è autorizzati a ritenere che sia denaro di dubbia origine, denaro dell'orribile odore.
  • Il due febbraio del 1973, lei, signor Berlusconi, fondò un'altra società: la Italcantieri Srl. Il 18 luglio 1975 questa sua piccola impresa diventò una Spa con un aumento di capitale a 500 milioni. In seguito, quei 500 milioni diventeranno 2 miliardi, e lei farà in modo di poter emettere anche un prestito obbligazionario per altri due miliardi. Nell'arco di nemmeno tre anni, una società forte di capitale di 20 milioni appunto la Italcantieri Srl, si trasformerà in un colosso, moltiplicando per cento il suo patrimonio. Come fu possibile? Da dove prese, chi le diede, in che modo entrò in possesso, signore Berlusconi, di queste fortissime somme in contanti? Risponda. Lo spieghi.
  • Il 15 settembre 1977 la sua società Edilnord Sas, signor Berlusconi, cedette alla neo costituta Milano2 Spa tutto il costruito di Milano2 più alcune aree ancora da edificare. Tuttavia, quel giorno lei decise anche il contestuale cambiamento di nome della società acquirente. Infatti l'impresa Milano2 Spa cominciò a chiamarsi con un proprio da quella data. Quando fu fondata a Roma, il 16 settembre '74, rispondeva al nome di immobiliare San Martino Spa, "forte di lire 1.000.000 di capitale e amministrata da Marcello Dell'Utri, il suo "segretario". Sempre il 15 settembre 1977, quel milione salirà a 500, il 19 luglio 1978 a due miliardi. Un'altra volta: tutto questo denaro da dove arrivò?
  • Signor Berlusconi, il cuore del suo impero, la notissima Fininvest, lei sa bene che nacque in due tappe. Il 21 Marzo 1975 a Roma lei diede vita alla Fininvest Srl, 20milioni di capitale, che l'11 novembre diventeranno 2 miliardi con il contestuale trasferimento della sede a Milano. L'8 Giugno 1978, ancora a Roma, lei fondò la Finanziaria di Investimento Srl, soliti 20 milioni, amministrata da Umberto Previti, padre del noto Cesare. Il 30 giugno 1978, quei 20 milioni diventeranno 50, e il 7 dicembre 18 miliardi ( 81 miliardi di oggi ). Il 26 gennaio 1979 le due "Fininvest" si fonderanno. Ebbene, questa gigantesca massa di capitali da dove arrivò, signor Berlusconi?
  • Signor Berlusconi, lei almeno una volta sostenne che le 22 holding alla testa del suo impero societario vennero costituite da Umberto Previti per pagare meno tasse allo Stato. Nessuno dubiterà mai più di queste sue affermazioni quando lei spiegherà per quale ragione affidò consistenti quote delle suddette 22 holding alla società Par.Ma.Fid. di Milano, la medesima società fiduciaria che nel medesimo periodo gestì il patrimonio di Antonio Virgilio, finanziere di Cosa Nostra e grande riciclatore di soldi sporchi per conto di Alfredo Giuseppe Bono, Salvatore Enea, Gaetano Fidanzati, Carmelo Gaeta e altri boss della mafia siciliana operanti a Milano. Perché la Par.Ma.Fid. ?
  • E' universalmente noto che lei, signor Berlusconi, come imprenditore è nato col "mattone" per poi approdare alla tivù. Ebbene, sul finire del 1979, lei diede incarico ad Adriano Galliani di girare l'Italia ad acquistare frequenze televisive, ed infatti Galliani si diede molto da fare. Iniziò dalla Sicilia, dove entrò in società con i fratelli Inzaranto di Misilmeri, frazione di Palermo, nella loro rete Sicilia Srl. Soltanto che Giuseppe Inzaranto , neo socio di Galliani, era anche marito della nipote prediletta di Tommaso Buscetta che nel 1979 non è un "pentito", è un boss di prima grandezza. Questo lei lo sapeva, signor Berlusconi? Sapeva di aver sfiorato i vertici della mafia?
  • E' certo che a lei, signor Berlusconi, il nome dell'Immobiliare Romana Paltano non può risultare sconosciuto. Certo ricorda che nel 1974 la suddetta società. 12 milioni di capitale, finì sotto il suo controllo amministrata da Marcello Dell'Utri. Fu proprio sui terreni posseduti da questa immobiliare che lei edificherà Milano3. Così pure ricorderà, signor Berlusconi, che nel 1976 quel piccolo capitale di 12 milioni salirà a 500 e il 12 maggio 1977 a 1 miliardo. Inoltre lei modificherà anche il nome a questa impresa, che diventerà la notissima "Cantieri Riuniti Milanesi Spa". Ancora una volta: da dove prese, chi le fornì, i 988 milioni ( 5 miliardi d'oggi) per quest'ennesima iniezione di soldi?
  • Lei, signor Berlusconi, certamente rammenta che il 4 maggio 1977 a Roma fondò l'immobiliare Idra col capitale di 1 (un) milione. Questa società, che oggi possiede beni immobili pregiatissimi in Sardegna, l'anno successivo - era il 1978 - aumentò il proprio capitale a 900 milioni di lire in contanti. Signor Berlusconi, da dove arrivarono gli 899 milioni che fecero la differenza? E poi: da dove, da chi, perché, lei entrò in possesso delle stratosferiche somme che le permisero di far intestare all'Immobiliare Idra proprietà in Costa Smeralda - ville e terreni - il cui valore è da contarsi in decine di miliardi? Dica la verità, signor Berlusconi. Sveli anche questo mistero impenetrabile.
  • Signor Berlusconi, in più occasioni lei ha usato - vedi l'acquisto dell'attaccante Lentini dal Torino Calcio, ad esempio - la finanziaria di Chiasso denominata Fimo. Anche in questo caso, come in precedenza per la finanziaria Par.Ma.Fid. , ha scelto una società fiduciaria al cui riguardo le cronache giudiziarie si sono largamente espresse. La Fimo, infatti, era la sede operativa di Giuseppe Lottusi, riciclatore di soldi sporchi della cosca dei Madonia e Lottusi il 15 novembre del 1991 verrà condannato per questo a vent'anni di reclusione. Ebbene, la transizione per l'acquisto di Lentini, tramite la Fimo, avvenne nella primavera del 1992. Perché la Fimo, signor Berlusconi?
Altri titoli da "La Padania"
  1. "La Fininvest è nata da Cosa Nostra", titolava feroce (7.10.98)
  2. "Berlusconi, metodi mafiosi" (6.10.1999)
  3. "Silvio riciclava i soldi della mafia" (7.7.98)
  4. "C'è una legge inapplicata: Berlusconi è ineleggibile" (25.11.99)
  5. "Imprenditore o politico, è il momento della scelta" (9.11.98)
  6. "Fu Craxi a spingere Berlusconi in politica" (10.6.98)
  7. "Un biscione di miliardi in Svizzera" (3.11.98)
  8. "Le sedici casseforti occulte" (29.9.98)
  9. "Soldi sporchi nei forzieri del Berlusca" (2.7.98)
  10. "La Fininvest è nata da Cosa Nostra" (27.10.98)
  11. "Così il Biscione si mise la coppola" (16.7.98)
  12. "Le gesta di Lucky Berlusca" (31.8.98).
Poi, chissà come, chissà perché, la Lega di Bossi ha cambiato atteggiamento. Ci si stanca a seguire queste vicende: meglio pensare ai progetti e ai programmi del Partito Democratico. Una forza tranquilla. "un'Italia nuova, si può fare" "un partito di persone (oneste) si può fare"

martedì 8 aprile 2008

- il grande ballerino

Ex-direttore della Banca d'Italia, ministro con Silvio Berlusconi ('94), poi presidente del Consiglio di un governo di transizione ('95), poi parlamentare col centrosinistra (fino al 2008) infine - ora - nelle liste del centrodestra. Ciliegina sulla torta, Donatella Pasquali Zingone, moglie (ricca) dell'ex ministro, è stata condannata l'anno scorso in prima istanza a due anni e quattro mesi di reclusione per bancarotta fraudolenta mediante falso in bilancio. La pena le è stata condonata, per effetto dell'indulto.
Poco conosciuto dalla gente, molto noto ai potentati politici, Dini, con Clemente Mastella, ha provocato la caduta del governo Prodi. Uno dei tanti begli acquisti del PDL. Storicamente si chiama "trasformismo", ma ai tempi era più serio.

- non basta la musica e la mortadella?

Da Varese News di domenica 6 aprile: Per far festa non basta un cantante di "grido" e un salume. Non basta neppure un'attenta coreografia con un centinaio di bandiere. Domenica pomeriggio il Popolo della libertà a Varese ha schierato i propri big dovendosi però accontentare di una partecipazione sotto tono. Poche decine per la musica, un centinaio compresi gli "addetti ai lavori" e trecento grazie ai "Formigoni boys" dell'ultimo minuto. Lontani i tempi dell'entusiasmo all'ascolto dell'inno "e Forza Italia". Lontani i tempi delle convention con le brillanti presentazioni di Gianpaolo Ermolli. E dire che il clima doveva aiutare e non poco la Pdl. Bella giornata, certezza delle vittoria, vicinanza dell'addio alla politica dell'acerrimo nemico Prodi. I leader del centrodestra si sono sbracciati nel dileggio degli avversari e hanno chiuso la festa offrendo a tutti mortadella e mozzarella con chiari riferimenti al presidente del consiglio e al governatore della Campania. Doveva essere un pomeriggio di politica e di festa. Della prima, salvo rare eccezioni se ne è sentita poca, della seconda se ne è vista ancor meno.

- Marco Reguzzoni ex-presidente inesistente


questa è un immagine che gira per il web. Ricorda a coloro che hanno votato per la LEGA NORD quanto sono stati furbi a fare spendere alla comunità 1 milione e seicentomila euro per le elezioni provinciali di 10 mesi fa.

mercoledì 2 aprile 2008

- LE PROSSIME ATTIVITA' DEL NOSTRO CIRCOLO

Vi segnaliamo vari appuntamenti nei quali vorremmo ci fosse la massima partecipazione: VENERDI' 4 APRILE - MARCHIROLO: In piazza Borasio, alle 20,30, incontro con i cittadini. Con la partecipazione del nostro candidato Andrea Truda e del consigliere comunale di Varese Alessandro Alfieri, responsabile degli amministratori lombardi del PD. SABATO 5 APRILE - LAVENA PONTE TRESA: permanenza con gazebo e materiale informativo a Ponte Tresa, in piazza Gramsci a partire dalle 9 del mattino. Eventualmente si resta fino alle 17-18. DOMENICA 6 APRILE - LAVENA PONTE TRESA: permanenza con gazebo e materiale informativo a Lavena, in piazza Matteotti a partire dalle 9 del mattino. Eventualmente si resta fino alle 17-18. A partire dalle 11 un gruppo di volonterosi CICLISTI si avvierà verso Porto Ceresio e parteciperà alle manifestazioni annunciate ( vedi www.partitodemocraticovarese.it ). DOMENICA 6 APRILE - CUGLIATE FABIASCO: In piazza Andreani, alle 16,45, incontro con i cittadini. Con la partecipazione del nostro candidato Andrea Truda e del candidato alla presidenza della provincia Mario Aspesi. In funzione dalle 16.00 un gazebo con materiale di informazione. MARTEDI' 8 APRILE - MARCHIROLO: permanenza con gazebo e materiale informativo a Marchirolo, nel mercatino, a partire dalle 8 del mattino fino alle 12-12,30. MARTEDI' 8 APRILE - CUGLIATE FABIASCO riunione settimanale: da martedì scorso, ogni settimana ci incontriamo alle 20 e 30 (precise! un partito nuovo si riconosce anche perché mantiene gli impegni, compresi gli appuntamenti) nella sala della Pro Loco di Cugliate, che ha messo gentilmente a disposizione lo spazio. La sala si trova davanti alla piazza del Municipio (Piazza Andreani) in via Filippini 4 e non è quella con l'insegna della Pro Loco illuminata (alle spalle del Municipio...)

- i consulenti del lavoro chiedono

Il presidente dell'associazione dei consulenti del lavoro ha inviato questa lettera alle forze politiche. Sembra una presa di posizione accettabile. La politica spesso trascura (erroneamente) i professionisti: Lettera del Segretario Generale Nazionale ai candidati alle elezioni politiche 2008: "L’Associazione Nazionale Consulenti del Lavoro - Sindacato Unitario - in rappresentanza dei Consulenti del Lavoro iscritti, rivolge formale appello a tutti i Candidati alla carica di Presidente del Consiglio dei Ministri e al prossimo Governo, a porre tra le priorità della propria azione di governo misure da troppo tempo attese dalla Categoria la cui assenza rallenta inesorabilmente lo sviluppo professionale e la più ampia crescita sociale ed economica del Paese La riforma delle professioni, la semplificazione amministrativa, la fiscalità premiale sono i temi fondamentali ancora irrisolti che le alterne vicende politiche dell’ultimo decennio non hanno portato a compimento ma che si ritengono, a ragione, fondamentali di una economia moderna. Lo sviluppo del Paese passa anche attraverso una costruttiva e condivisa riforma del Lavoro: ripristino del lavoro a chiamata in tutti i settori attraverso una disciplina coerente con il diritto e di reale fruibilità, rivisitazione dell’apparato sanzionatorio, tavolo di concertazione per tutte la riorganizzazione di tutte le scadenze (lavoristiche, previdenziali, fiscali) modifica delle procedure per le dimissioni volontarie, rivisitazione e modifica del part-time, abolizione del libro matricola, statuto contributivo del contribuente, riforma dell’Irap, riforma dell’apprendistato, incentivazioni al lavoro regolare sono solo alcuni dei temi profondamente avvertiti dalla Categoria e dal mercato del lavoro. L’Ancl si dichiara pronta ad ogni forma di contributo e collaborazione, operativa, tecnica e scientifica, per porre in soluzione le problematiche sopra accennate: a condizione che si costituisca un Governo proteso al dialogo, alla consultazione preventiva, alla più ampia concertazione. Non può esserci miglior riforma in ogni settore di quelle condivise. Si auspica - con ogni nostra propensione - che possa passarsi dal clima di protesta o contestazione al clima di piena collaborazione, per condividere gli obiettivi legislativi, accomunando gli obiettivi della nostra categoria professionale, spesso anche comuni ad altre categorie regolamentate. La svolta che viene promessa divenga realtà. I Consulenti del Lavoro sono pronti. Francesco Longobardi Segretario Generale Nazionale Ancl"