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domenica 19 giugno 2011

Un po’ di felicità anche per noi sinistrorsi.


Siccome ho un’idea piuttosto restrittiva della felicità, devo registrare l’ora e trenta abbondante vissuta a Palazzo Verbania di Luino in compagnia di 200 persone per lo spettacolo di Antonio Patrucco: “Chi non la pensa come noi” come un momento deliziosamente esaltante.
Già, Antonio Patrucco: chi era costui? Mah, per me era un cabarettista piuttosto efficace che ho visto qualche volta in TV. Ma la TV la vedevo poco, pur lavorandoci (mi sono occupato soprattutto di divulgazione scientifica...).
Ora scopro in Rete che ha fatto molte “apparizioni” televisive e dovrebbe essere molto conosciuto anche al grande pubblico. E se facesse il grande salto che fece Gaber alla fine degli anni ’60? Mi sembra – e sogno - che il suo futuro possa essere il teatro-canzone. Il contatto con la gente lo esalta e si dedica al pubblico con molta generosità, la voce (ieri sera ha interpretato delle canzoni di di Georges Brassens) è bella, profonda  e calda, le qualità di monologhista su contenuti incisivi le conoscevo già. Insomma, ho vissuto una serata molto, ma molto, piacevole. E ho scoperto nuove canzoni del cantautore francese che forse può essere considerato il padre putativo di tanti cantautori francesi e italiani e non solo. Del resto Brassens ne aveva scritte tantissime, di canzoni. Auguri, Antonio, e grazie!
a chi interessa: www.albertopatrucco.it
ma soprattutto: http://www.youtube.com/watch?v=QOlWNs2ptmI 

giovedì 16 giugno 2011

Polemiche eterne


Da VareseNews del 15 giugno.
Il Partito Democratico ha scelto il suo capogruppo al Comune di Varese. Dopo le polemiche dei giorni scorsi, ha indicato Fabrizio Mirabelli, 43 anni, che è stato il primo degli eletti tra i consiglieri.
Mirabelli (che non ha partecipato alla votazione) ha ottenuto 4 voti rispetto al solo voto ottenuto da Luisa Oprandi (che non ha ugualmente partecipato alla votazione). Luisa Oprandi era il candidato sindaco, come si ricorderà.
Dichiarazione di Mirabelli: «Ringrazio Luisa Oprandi e i colleghi e amici per l’importante ruolo che hanno voluto affidarmi. Mi sento parte di una squadra eccellente, che intende dare il massimo impegno a favore di Varese. Faremo un’opposizione attenta e rigorosa – aggiunge – senza demagogia, ma senza sconti».
La dichiarazione di Luisa Oprandi è questa: «E’ ora di mettere da parte tutte le ansie di questi giorni e di lavorare tutti insieme e seriamente per la costruzione di una vera alterativa a Varese. Il progetto di città che abbiamo presentato nel programma elettorale è un patrimonio di tutta la coalizione, per questo terremo conto anche dell’esigenza di una forte collaborazione con Sel, Italia dei valori e con la lista civica».
Con Mirabelli hanno votato gli esponenti della corrente di Daniele Marantelli, Conte e Corbetta, ma anche Miedico e Infortuna che alle regionali sostennero Alessandro Alfieri. Con la Oprandi si è invece schierato Andrea Civati dei rottamatori. Per come conosco i due, (abbastanza), la scelta di Mirabelli è la più razionale, ma allora perché non era stato anche candidato sindaco? comunque, come sempre dentro questo partito che aveva sollevato tasnte speranze, almeno in me, sono stati giorni pieni di tensione e il clima rimane un pochino teso, dice VareseNews. Non mi dispiace di essermi messo da parte. Darò più attenzione al mio orto...

domenica 12 giugno 2011

Ricomincio a scrivere

Ho avuto molte cose da fare e purtroppo ho trascurato la scrittura. Ora la riprendo, perché cose da dire e su cui riflettere ce ne sono. La prima è che chi andasse alla festa del partito democratico della Schiranna e mi cercasse il libreria, non mi troverà. Ci ho lavorato per due anni: il primo anno abbiamo superato di poco il pareggio dei conti (l'anno prima, mi dissero, era andata peggio). Lo scorso anno, poi, abbiamo fatto boom. Un giro d'affari di quasi 8.000 euro con un introito per il PD superiore ai 3.000 euro. Merito mio? Anche. In libreria sono circolati 20 volontari, ma certamente nessuno con le mie presenze e comunque la gestione informatica delle vendite e l'organizzazione in generale era opera mia. Quest'anno neanche mi hanno chiamato. Perché? Credo per un disguido legato al fatto che abbiamo venduto anche 600 euro di libri dell'ARCI e 300 euro spettavano all'ARCI, a seguito di accordi verbali che poi non sono stati mantenuti dalla dirigenza della festa (in primis Bassano Falchi, responsabile operativo della festa, e Luisa Oprandi, responsabile della commissione cultura, poi candidata sindaco a Varese). Dicono che non ho fornito loro le informazioni necessarie, ma io credo che non sia vero e che semplicemtne hanno chiuso i conti del 2010 dimenticandosi dell'obbligo nei confronti di ARCI. Io sono nella segreteria provinciale dell'ARCI e mi sono molto seccato. Ma questo giustificava il fatto che non chiedessero il mio lavoro anche quest'anno? Non so. Io ho comunque molte altre cose da fare e non ho particolari problemi, ma mi chiedo: può un partito fare a meno di validi collaboratori, anche se talvolta possono essere scomodi? Credo che la pratica individualistica nei partiti della sinistra sia molto superiore a quello che comunemente si pensa. Del resto i risultati elettorali, nella storia di questo territorio stanno lì a dimostrarlo.

 Magritte. (L'individualismo conduce all'involuzione culturale - kulturkarma.com)