
Non è neanche il caso di ricordare che il centro-destra aveva promesso, e non mantenuto, di tagliare le tasse tra il 2001 e il 2006. Non è neanche il caso di notare che il centro-destra alle elezioni del 2008 ha promesso, e non mantenuto, di tagliare le tasse.
Ma come, dirà qualcuno, e il taglio dell’ICI per la prima casa?
Vediamo: intanto l’ICI era stata tagliata già da Prodi per il 40 per cento, ma la questione è un’altra. La questione è che sono state tolte risorse ai Comuni. E allora questi che fanno? Ma perbacco, si indebitano, è ovvio. Negli ultimi dieci anni gli Enti Locali hanno emesso obbligazioni nella misura dell’870 per cento in più (ottocentosettanta per cento...) rispetto al 1998. Debiti per giunta avvelenati da una valanga di derivati: 35 miliardi in valore (fonte “La Repubblica” del 28 maggio 2008, pagina 13).
I derivati sono una sorta di assicurazione su un’operazione finanziaria. Nati per ridurre o eliminare il rischio associato ad alcune variabili - per esempio i tassi di interesse, i cambi tra le valute, i prezzi delle materie prime - hanno finito per diventare prodotti finanziari altamente speculativi e molto complessi. In sostanza - dicono gli esperti - si tratta di “scommesse” pure e semplici, giocate da persone che quasi mai conoscono i meccanismi del gioco. Un po’ come il Lotto, che tanti italiani si ostinano a giocare, ignari del fatto che le probabilità di vincita sono le più basse di qualsiasi altra lotteria.
Gli effetti dei derivati possono essere disastrosi (vedi scandalo Parmalat) e in genere si vedono solo dopo diversi anni. Così (si vada a vedere la trascrizione della trasmissione “Report” del 14 ottobre 2007 all'indirizzo www.report.rai.it) capiterà che per molte nuove amministrazioni dei prossimi anni arriverà la sorpresa di debiti accumulati dagli amministratori precedenti. Una follia.
Il debito pubblico degli Enti Locali, dieci anni fa, corrispondeva allo 0.7 per cento del debito pubblico nazionale. Oggi corrisponde al 7 per cento. Sostanzialmente, molti dirigenti politici, purtroppo non sempre solo quelli di centro-destra, giocano a spostare i debiti da una parte all’altra e alla fine paga Pantalone, cioé noi contribuenti.

Un esempio clamoroso, ma poco pubblicizzato da questo punto di vista, sarà la vendita dell’Alitalia, sempre che avvenga. La compagnia aerea nazionale - carica di debiti - verrà divisa in due compagnie. La parte “buona” verrà venduta ai privati (che ci faranno su profitti). La parte “cattiva” (Bad Company) quella con i debiti, non si sa che fine farà, ma si sa che i debiti verranno pagati dallo Stato, cioé da noi. Berlusconi è stato bravo a servirsi dell’Alitalia nella campagna elettorale? Eh sì, è molto bravo a prenderci in giro... La sua popolarità sarebbe la stessa se la gente fosse più informata e colta? Scuola, se ci sei, batti un colpo! Ma forse no, il ministro si chiama Mariastella Gelmini, è bresciana ed è andata a fare l'esame da avvocato a Reggio Calabria e si guarda bene dallo spiegare il perché.
Vincenzo Masotti